Tante sono le attività dell’Associazione, in campo culturale, ricreativo e di solidarietà (ad esempio i libri e le pubblicazioni editi, il cippo del XXV°, l’Angelo della Stecca, la vetrata del Duomo), il “Premio Stecca Città di Como”, il “Premio Stella di Natale F. Baratelli”, la borsa di studio “A. Colombo”, il Premio “Como nel Mondo” , il Premio di Giornalismo” Antonio Spallino” per l’etica dello Sport.
Libri e pubblicazioni editi:
“Coraggio viviamo” di G. De Simoni
“Como e le sue radici” di G. Luraschi
“Sognato Lario, lunate sponde”
“1969-1989 – I nostri 20 anni”
“La Stecca racconta …. a Como”
“Guida panoramica da Como a Tremezzina”
“Oltre Terragni – la cultura del razionalismo a Como negli anni 30”
“377 Ex voto dipinti” della Basilica SS. Crocifisso
Litografie ” Vetrata del Duomo di Como”
” 1913 ”
” 1914 ”
” 1915 ”
” Classe 1916 ”
” Classe 1919 ”
” Classe 1920 ”
” Classe 1921 ”
” Classe 1924 ”
” 20 anni insieme ” 1925
” Amici del ’27 ”
” Noi del ’28 ”
” Semm del ’30 ”
” 1931 ”
“Classe 1932 – 10 anni insieme”
” 1933″
” 1937″
“Album dei ricordi 1943″
” Accadde nel “47”
“La Città del Bene ” a cura di Maria Grazia Gispi in occasione del Sessantesimo (2019)
L’Associazione “La Stecca” pubblica dal 1995 un proprio bollettino, a cadenza trimestrale, dal titolo “Notiziario delle Classi”. Il Notiziario viene distribuito a tutti gli associati delle diverse classi, e vi si trovano citati gli avvenimenti riguardanti la vita e le attività che avvengono in seno all’Associazione; le classi associate a loro volta pubblicano articoli, spesso corredati da fotografie, riferendo sulle attività svolte, o parlando dei loro programmi e delle iniziative future. | ||
Un Angelo in marmo bianco, sistemato sotto le volte antistanti la chiesa del Cimitero, dà l’arrivederci della città a quanti, concluso il cammino terreno, hanno avviato quello dell’eternità. La statua, raffigurante un angelo che tiene in braccio un bambino, scolpita in marmo di Carrara, è opera dello scultore comasco Natale Tattarletti, datata 1922, ed è stata donata all’Associazione da una benefattrice facente parte della stessa, nell’anno 1985. | ||
Tra le iniziative culturali della Stecca, soprattutto da segnalare, anche perché riguardante l’intera città di Como, è la splendida vetrata policroma, opera del Maestro Luigi Veronesi, donata alla Cattedrale in occasione del 600 anniversario della stessa. Va tra l’altro rilevato, a testimonianza di come l’Associazione sia da decenni radicata nella vita della città, che la citata vetrata è l’unica esistente che sia stata posta in opera in epoca successiva rispetto alle originali, ad abbellire il nostro Duomo, da secoli simbolo e vanto di Como. |
Ai giardini pubblici, in una delle aiuole antistanti il Tempio Voltiano, dall’erba verde spunta una pietra in granito, con inciso semplicemente “X X V STECCA”: è il cippo che ricorda il venticinquesimo anniversario della nostra Associazione, e, sotto i rami protettivi di un grande salice, venne posto lì dal “Presidentissimo” Baratelli in occasione del primo quarto di secolo di vita della Stecca per ricordare a tutti, comaschi e non, la nostra presenza attiva nell’aiutare il prossimo e l’amore dell’Associazione nei confronti della nostra bella città, Como.
Piazzetta Felice Baratelli
La passeggiata a lago più antica di Como è quella di Villa Geno. Al termine una piazzetta che ci consente di vedere le rive che abbracciano il lago.
Il giorno 12 Ottobre 2006 è stata intitolata al nostro Presidentissimo Felice Baratelli. Dal novembre 2019 vi è installata una casetta di bookcrossing dono di Mary Boggia, Classe 1942.
Tra le attività della Stecca, bisogna pure ricordare quelle ricreative e che sono occasione per ritrovarci in amicizia e serenità, senza tuttavia mai perdere di vista quello che è lo scopo basilare dell’Associazione: fare del bene ed aiutare i meno fortunati.
Tra le iniziative in questo senso, da porre in risalto senz’altro sono state le serate organizzate dal Comitato di “Suoni e Luci in concerto”.
Ogni venerdì sera, durante i mesi estivi, nei giardini antistanti la stupenda Villa Olmo, ci si ritrovava per ascoltare musica e ballare.
Altri momenti di aggregazione solo le Camminate solidali, le Giornate della Stecca e la tradizionale Cena durante la Fiera di Sant’Abbondio.
PREMIO DI GIORNALISMO SPORTIVO ” A,SPALLINO”
Scelti i vincitori della prima edizione
E’ Sergio Arcobelli, de Il Giornale, il vincitore della prima edizione del Premio Nazionale di Giornalismo Sportivo per l’Etica nello Sport “Antonio Spallino”, istituito da La Stecca di Como e Panathlon International Club di Como – che hanno avuto come presidente Antonio Spallino, campione olimpico di scherma, sindaco della città dal 1970 al 1985, fondatore del Panathlon International Club Como e per tutta la sua vita testimone del ruolo fondamentale dell’etica e della cultura nella società civile.
Il Premio è patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti Consiglio della Lombardia, in collaborazione con Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi e sostenuto da Banca Generali Private.
La giuria, presieduta da Franco Spallino, figlio del compianto presidente delle due associazioni, e completata da Edoardo Ceriani, presidente Panathlon Club di Como e capo redattore sport La Provincia di Como, Marco Malinverno, presidente Associazione La Stecca di Como, Francesco Ordine, consigliere tesoriere Ordine dei Giornalisti del Consiglio della Lombardia e Gabriele Tacchini, presidente Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi (GLGS) – USSI Lombardia , si è riunita da remoto per decretare i migliori classificati e assegnare le menzioni.
Raccontando la cultura dello sport e i suoi aspetti etici e inclusivi, oggi troppo spesso offuscati, tra le 31 candidature giunte da tutta Italia, la classifica finale ha decretato questi verdetti:
1° posto – Sergio Arcobelli, de Il Giornale con “Il coraggio di Oksana, da Chernobyl alle Paralimpiadi”;
2° posto – Michela Mauri e Martina Besana, articolo scritto a quattro mani per il giornale locale Casateonline, “Sirtori: al torneo delle Meraviglie un gesto di fair play dal Mister del Molteno – Brongio”;
3° posto – Federica Nannetti, giovane praticante iscritta al Master Alma Mater di Bologna, per il giornale INCRONACA del master stesso con “Quella fiamma olimpica è accesa”. La giuria ha inoltre ritenuto di riconoscerle anche una menzione perché, “tra coloro iscritti a Corsi di Master in giornalismo, è stata colei che meglio ha interpretato i principi e i valori sportivi racchiusi nel bando del Premio”.
A pari merito
3° posto- Roberto Ciarapica, giornalista e conduttore Sport Mediaset, con il servizio televisivo “L’ultima meta di Mbanda, il Covid”.